Ieri 11 Maggio 2020 è uscito un trafiletto su “Il Mattino” di Salerno in merito al mio nuovo album “In My Strings” (Disponibile sulle piattaforme digitali dal 30 Aprile 2020).
“A casa di Andrea” è una ONLUS a cui sono molto legato.
A Novembre del 2019 con gli Empty Daybox e con il mio amico fraterno, cantante, collega musicista Johnny Sessa abbiamo organizzato un concerto nella sede dell’associazione a Salerno.
In tempi di covid-19 ci è stato chiesto di supportare quelle realtà che a causa del lockdown non possono continuare le loro attività di crowd-funding e per questo ho realizzato questo breve video-intervento in cui invito voi tutti a fare una donazione.
Fare del bene fa bene! Supportiamo “A casa di Andrea”! One Love!
Gli attestati di affetto e di amicizia sono tantissimi.
Sono estremamente felice ed onorato di aver ricevuto tanta attenzione per l’uscita di questo lavoro da parte di miei amici carissimi e tante altre persone (a dire la verità) che hanno apprezzato “In My Strings”.
Concita De Luca è un’amica speciale con cui ho condiviso un’esperienza artistica meravigliosa l’8 marzo del 2018 al Teatro Augusteo di Salerno
Oggi Concita ha parlato al telegiornale di TDS dell’uscita dell’album “In My Strings” spendendo parole meravigliose.
Piacevolissima chiacchierata con l’amico decennale Carlo Pecoraro (giornalista, musicista, e chi più ne ha più ne metta).
Parliamo dell’uscita di “In My Strings”, ascoltiamo qualcosa insieme, parliamo di Peanuts, Empty Daybox e gruppi con cui ho suonato (non tutti), il tutto in una sorta di consapevolezza “anziana” divertita.
Con Carlo ho attraversato quel meraviglioso mondo chiamato “Anni ’90” della musica a Salerno: condividevamo gli stessi locali, le stesse storie, gli stessi palchi.
Io con “The Peanuts” e lui con la “Delta Blues Band”, anni bellissimi in cui si poteva suonare, ballare, divertirsi e stare insieme al sicuro. Poi molti anni dopo ci siamo incontrati in quel di Faenza in occasione del MEI (Meeting delle etichette indipendenti), se non ricordo male in due edizioni diverse e anche lì ci fu l’occasione per un’intervista sulla situazione della musica indipendente e del crollo dell’industria discografica. Qui ci confrontiamo da adulti, consapevoli che le cose sono cambiate, ma molto divertiti.