Indipendenti si nasce

punto.

Ah, non basta? a me sembra di si.
Indipendenti si nasce punto, ma si subisce. Si subisce tanto.
Si subisce l’arroganza televisiva del preparato pronto all’uso. Non si ha voglia di pensare, non si ha voglia di scoprire cose nuove, perché non ce ne è bisogno.

Scenario 1: Entri in un locale e la band suona delle cover di brani famosi.

Ti senti al sicuro. Conosci già quello che stanno suonando, sei al sicuro. Lo hai sentito alla radio 1000 volte già oggi e la tv te lo ha già propinato come sottofondo alla modella di turno che ti guarda dallo schermo con fare “olgettino”.
Intanto finisce la serata e se il proprietario ha pagato la SIAE fa compilare al direttore dell’esecuzione quel fantastico documento dal nome “Programma musicale”.
Il suddetto “direttore” scrive zucchero, baglioni, battisti, muse, u2, e tutti nomi che conoscono anche le pietre e via.. giù con i diritti d’autore a tutti questi signori della “serie A”.

Scenario 2: Entri in un locale e la band suona brani originali. Non sei al sicuro, ma se hai un cervello cerchi di capire cosa accade. Se ti da piacere te ne accorgi subito, altrimenti devi ascoltare magari un po’ di più, ma questo ti stimola di sicuro. Ti invita a reagire diversamente, ti invita ad A S C O L T A R E!
Intanto finisce la serata e se il proprietario ha pagato la SIAE fa compilare al direttore dell’esecuzione quel fantastico documento dal nome “Programma musicale”.
Il suddetto “direttore” a questo punto scrive i cognomi degli autori di quei brani originali che sono sconosciuti e via giù con i diritti di autore a questi signori senza serie.

Finale dello Scenario 1: torni a casa, forse ubriaco, ti sei divertito, ma non conosci nulla di nuovo. Hai arricchito i soliti signori, ma non ne avevano bisogno e non ne avevi bisogno nemmeno tu.

Finale dello scenario 2: torni a casa e stai ancora parlando della band e vuoi sapere come fare ad avere il cd, o magari lo hai comprato alla serata ed hai un cd in più, della musica nuova da ascoltare. sei più “ricco” tu ed hai contribuito alla crescita della musica indipendente, quella senza serie, quella che non ha la tv, le agenzie, i produttori rinomati, e tutto il resto.

Fai tu.. sei dello scenario 1 o 2?

4 Replies to “Indipendenti si nasce”

  1. il discorso che fai tu è giusto, bisogna essre curiosi, stupirsi, cercare di capire come la musica si sta evolvendo. Non sai quante volte vedo questi gruppetti che non fanno che suonare le solite cover di smells like teen spirit o american idiot, come se non esistesse altro. Per me possono anche non sbagliare una sola nota, ma cosa mi hanno trasmesso? Niente. Se decido di andare a vedere un gruppo è perchè questo mi dica qualcosa di nuovo, mi arricchisca. Ma purtroppo la la maggior parte delle volte la gente vuole gli applausi facili, il pubblico che canticchia a pappagallo il ritornello senza sapere cosa cazzo significa. Peggio per loro, non sanno quello che si perdono

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  2. Grazie per il tuo commento. Sia ben chiaro, per anni anche io ho fatto questo, ma sempre unendo alle cover dei brani originali altrimenti non aveva significato nulla. Bastava accendere la radio. Il mio è un invito alla curiosità a spingersi oltre a sapere che c’è molto altro là fuori e che se non lo si supporta morirà inesorabilmente come le idee.
    Grazie ancora. Max

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  3. Io sono assolutamente d’accordo! Compriamo la musica!!!

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