L’irrequietezza e la smania di comunicazione sono gli unici stimoli che spingono all’azione alcuni musicisti. Di questa schiera fa parte senza dubbio Max Maffia. Mentre tanti artisti, prima di fare, pensano alla vendibilità e alle probabilità di trovare consensi, Max, come pochi altri, fa perché non ha scelta. Le sue vicende di vita e artistiche lo dimostrano. La sua prima produzione è il cd “Sky And Misery”, prodotto da Paul Chain nel 1995, col gruppo rock dei “Peanuts”. Milita per qualche anno nel gruppo ska “Appesi Aun Filo” ed entra ne “Il Pozzo Di San Patrizio”, registrando l’album “Altri Tempi” – un ibrido tra folk irlandese, dub e space rock – e prendendo parte al rispettivo tour internazionale. Intanto porta avanti progetti personali autoprodotti come “Stagioni” e “Anywhere In The World”, colonna sonora di un video intitolato “Picasso, sulle impronte del mito”. Dal 2005 al 2006 collabora col gruppo di cantautorato elettronico Nicodemo a “Boulverd Du Sud” e “Il Treno Per Bologna” dedicandosi intanto all’associazione culturale “Anima Mundi” della quale è fondatore e presidente. Nella primavera del 2007 riesce a realizzare il non facile progetto musicale e umanitario di “The Right Compilation” sostenuto dalla Fao per il programma Telefood, risultato dell’incontro di musicisti provenienti da culture e formazioni stilistiche differenti come gli Scambio, la cantante israeliana Talya G. A. Solan, la cantautrice argentina Florencia Ruiz e il sitarista napoletano Guido Schiraldi. (Gianmaria Consiglio)
Da allora ha realizzato diversi progetti indipendenti come dischi e colonne sonore per il teatro, corti e spot.