Tutto incluso, compresa la sola

A giugno scorso (2011) ho avuto la malaugurata sorte di accettare telefonicamente un contratto residenziale infostrada tutto incluso. Dopo meno di una settimana mi ha scritto il servizio clienti per dirmi che la mia zona non era coperta dall’adsl. Per cui mi sono mosso affinchè senza pagare penali riuscissi ad interrompere il contratto e tornare al mio vecchio gestore.
L’errore grave mio è stato di non inviare raccomandata, ma di far recapitare sulla scrivania dell’ufficio preposto la mia lettera (tramite un agenzia wind nostra cliente).

Mi sono arrivate comunque bollette che inizialmente non ho pagato, ma poi giunta quella del recupero crediti e stanco di spendere soldi in raccomandate (che attestavano il distacco, il mio rientro, etc..) ho saldato a gennaio di quest’anno il valore che mi è stato estorto.
Per cui non ho avuto nessun servizio ed ho già cacciato 20 euro di raccomandate e circa 150 euro di bollette a pro di nulla.

Ieri mi è arrivata una bolletta di 3,36 euro (udite udite) per invio elenchi telefonici….
Se mi oppongo spendo 5 euro di raccomandata, se non mi oppongo e pago, spendo 5 euro…

Ho provato a fare la mia ennesima inutile telefonata al 155, ma è ovvio che non ti passino nessuno se non sei cliente. Si infatti, io non sono un loro cliente, sono solo uno a cui stanno spillando soldi in maniera ingiusta.

Qualcuno sa aiutarmi… ah mi raccomando non vi accalcate..

Max

del mio albero..

Siamo ad una settimana dalla presentazione del disco “Happiness is a tree”. Questa si terrà al punto Einaudi a Salerno mercoledì 08 febbraio 2012 alle ore 11.00 del mattino. Sono emozionato alla sola idea,  e sono contento di aver portato a termine un progetto che è nato quasi per gioco. Anni fa mi spedii sul cellulare un messaggio per fare una promessa a me stesso. Scrissi: “un giorno farai un disco a nome tuo, te lo prometto”. Quel giorno è arrivato, è il 9 febbraio 2012. Il messaggio era del 14 agosto 2001. Era notte, ero ad Agnone Cilento, il paese di origine di mio padre. Quella notte avevo pensato che era arrivato il tempo di cominciare a metterci la faccia. Bene, ho impiegato 11 anni circa, tra varie esperienze di live e dischi con altri artisti, per capire che avevo bisogno anche di questo.
“Happiness is a tree”, sì la felicità è un albero. Una entità che costruisce la sua casa in un territorio e cresce con poco, mette radici solide e diventa la casa e la storia di tutti quelli che passano davanti a lui, li protegge, li abbraccia e testimonia la loro essenza con il solo e semplice fatto di esistere. Questo albero è la storia di tutte le persone che sono passate di qui almeno per una volta, è il risultato di ogni singola mia piccola o grande relazione con ognuno di voi. Spero davvero con tutto il cuore che vi piaccia.

Max

…sempre la stessa…

..identica sensazione ogni qualvolta si avvicina un concerto il mondo mi diventa antipatico. Ansia da prestazione, ansia si, questo è. Ma del resto se non ci fosse questa sensazione, se non ci fosse questo nervosismo di fondo, non avrebbe senso. Nervi, mi sento come nel brano Nervi!

Vediamoci stasera al Mumble Rumble. Vi aspetto, con ansia. Max

Su dai, parlami pure delle tue malattie improbabili!

Linea n.42, un bus che di solito non è affollato e che ti permette di arrivare in tempo perché percorre vie alternative al centro cittadino. Stamattina ero seduto di fianco ad una signora di improbabili dimensioni che non ha fatto altro che raccontare in maniera alquanto “pulp” tutti, e dico tutti, i dettagli della malattia del marito, delle visite presso tutti gli ospedali della campania, degli esami cito, cisto, linfo, ….tutto logici… Dico io, signora cara, lasciamo stare che in base alle sue non modeste dimensioni intuisco le ore che trascorre in cucina ed a tavola  e quindi siamo già abbastanza stretti qui, potrebbe per cortesia evitare di raccontare al pullman intero i dettagli? Non dico i fatti, perché magari ha bisogno di raccontarsi, di sfogarsi, e va bene… ma per cortesia le ripeto… potrebbe evitare i dettagli? No eh? Ok… grazie.. Ho provato a spostare la sorgente sonora in avanti… il solito nullafacente che parla di continuo al conducente era in modo particolare, ispirato dal suo sentimento nazi-fascista ed alla vista di alcuni ragazzi senegalesi non ha aspettato un solo secondo prima di dire “africano di m… tornatene nella savana”… allora dico io, oltre al fatto che a certa gente di m. andrebbe interdetta proprio la possibilità di circolare liberamente, ma perché non te ne stai a casa la mattina? Anzi no facciamo una cosa… scambiamoci di posto, io ti regalo la signora pulp e tu mi dai il conducente.. così voi vi perdete nelle vostre storie socio-sanitarie ed io mi godo il “non parlate al conducente” in tutta civiltà… No eh?

Buongiorno a tutti.