#GirlEffect blogging campaign, my post!


Oggi è un giorno molto importante.
E’ la prima volta in assoluto in tanti anni di internet che partecipo veramente ad una azione collaborativa di così grossa portata. Sono emozionato perchè non sono un esperto in questo campo, ma sono felice di riuscire a contrinuire con qualcosa. Ci sono molti aspetti che mi legano a questa iniziativa.:

Il primo aspetto, quello meno importante, è tecnico.
Il sito http://www.girleffect.org è il sito che personalmente avrei voluto sempre realizzare. Un sito che guida il visitatore a scoprire ed impegnarsi ad una realtà. Immagini grandi, chiare, messaggi puliti ed invitanti. Frecce che ti guidano verso i contenuti, un video di presentazione che basta già da solo a muovere intere popolazioni. Senza dubbio questa è la prima cosa che mi ha spinto verso questa realtà.

Il secondo aspetto ovviamente quello più importante è la condivisione dell’idea.
Sono pienamente d’accordo sul fatto che bisogna partire dalla formazione, dall’educazione, dall’assistenza e dalla solidarietà per poter rendere questo mondo migliore. La cosa che forse manca un po’ a tutti noi è la volontà, l’energia di riuscire a stare dietro a tutte queste cose. Ma è proprio, secondo me, il fatto di non voler rinunciare ad un’ora del nostro tempo, cosa che sto facendo io in questo momento, che porta alla non curanza.

Vi chiedo come non ho mai fatto prima di unirvi e condividere questa realtà. Vi chiedo come non ho mai fatto prima di scrivere il vostro post per Girl Effect. Vi chiedo di leggere i contenuti del sito e di spargere la voce quanto più vi è possibile in questa settimana che va dal 4/10 all’11/10/2011. Vi chiedo di continuare a farlo anche dopo, come farò anche io.

Questo video mostra che Sanchita del Bangladesh è riuscita a rendere la sua vita migliore grazie all’acquisto di una mucca (in america costerebbe 60$). Con il ricavato riesce a mantenere se stessa e garantire una istruzione per i suoi piccoli.

60 $ noi in europa li spendiamo per comprare una sola gamba di un jeans, o li buttiamo in alcool una sera in un locale in due ore. 60 $ li facciamo bere alla nostra macchina in pochi giorni, 60 $ li usiamo per ricaricare il nostro telefonino.

Queste sono le cose che mi fanno pensare di più. C’è una volontà, nemmeno tanto occulta, che desidera che questo mondo resti sconosciuto. Tu puoi fare la differenza partendo dall’istruzione di una ragazza, dandole la possibilità di emanciparsi, di non sposarsi a 13 anni, dandole la possibilità di decidere un giorno se avere figli e di curarli allo stesso modo, semplicemente aderendo alle campagne di Girl Effect.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=WILhgeHN8o8&w=480&h=385]

Guardate gli altri post a questo indirizzo http://www.taramohr.com/girleffectposts/

Sono e mi sento una persona fortunata, aderisco e cerco di rendere per quanto mi è possibile questo mondo un pò più civile.

Spread the word. Fate sapere a tutti quelli che conoscete di questa iniziativa. Invitate i vostri amici a scrivere dei post da oggi a giorno 11 Ottobre. Condividete i vostri post su facebook, twitter o dovunque vogliate.

Grazie per l’attenzione. Se sono riuscito ad interessare almeno uno di voi mi sentirò ancor più fortunato.

Max Maffia.

English

Today is a very important day.
It’s the first time in many years of internet that I participate in a truly collaborative action of so large extent.
I’m excited because I’m not an expert in this field, but I’m happy to be able to contribute with something. There are many things that bind me to this initiative.:
The first aspect, the least important, is technical.
Http://www.girleffect.org The site is the site that I personally have always wanted to achieve. A site that guides visitors to discover and commit to a reality. Great pictures, clear, clean and inviting messages. Arrows that guide you to the content, a video presentation that you just have to move alone to entire populations. No doubt this is the first thing that pushed me to this reality.
The second aspect of course the most important is sharing the idea.
I fully agree that one must start by training, education, from assistance and solidarity in order to make this world better. The thing that perhaps lacking a little ‘to all of us is the will, energy to be able to keep up with all these things. But it is, in my opinion, the fact of not giving up an hour of our time, what I’m doing right now, which leads to no carelessness.
I ask as I have never done this before you join and share this reality. I ask as I have never done before writing your posts for Girl Effect. I ask you to read the contents of the site and spread the word as much as you can in this week 2011-10-04 ‘til 2011-10-11. I ask you to continue to do so later, as I will, too.
This video shows that Sanchita of Bangladesh has managed to make his life better through the purchase of a cow (in America would cost $ 60). With the proceeds can support herself and provide education for its young.
$ 60 us in Europe we spend it to buy a single-leg jeans, or throw them in alcohol one evening in a room in two hours. $ 60 we make them drink at our car in a few days, $ 60, we use them to recharge our mobile phones.
These are the things that make me think more. There is a will, not so hidden, that want this world to remain unknown.
You can make a difference starting from education of a girl, giving her the opportunity to free themselves, not to marry at 13, giving her the chance to decide whether to have children one day and treat them the same way, simply by adhering to the campaigns of Girl Effect .

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=WILhgeHN8o8&w=480&h=385]

Look at the other posts to this address http://www.taramohr.com/girleffectposts/

And I feel I am a lucky person, and I try to adhere as much as I can make this world a little more civilized.
Spread the word. Make it known to all who know of this initiative. Invite your friends to write a post from now to October 11th. Share your posts on facebook, twitter or wherever you want.

Thanks for your attention. If I was able to cover at least one of you I will feel even more fortunate.

You start the Girl Effect! Blogging Campaign

Conosco questo sito http://www.girleffect.org da tempo.

Cerco di contribuire al progetto partecipando a questa campagna di sensibilizzazione orientata ai blog. Come informatico ritengo che il sito sia tra i più diretti e belli mai realizzati per semplicità d’uso.

Vi invito a seguire questa realtà.

1) Guardate il video “The clock is ticking”

2) Scaricate questo documento cliccando su questo link

3) Scrivete il vostro post DOMANI 4 OTTOBRE 2011 alle 12.01 parlando di Girl Effect sul vostro blog non prima di aver letto questo articolo

Il vostro post sarà inserito insieme a tutti gli altri in questa pagina:

4) Ditelo a tutti i vostri amici bloggers

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=1e8xgF0JtVg]
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=bFxcUT4oCxU&w=480&h=385]

Indipendente o cosa?

Mi chiedevo solo se qualcuno nella “scena indipendente italiana” ha realizzato cosa significhi la parola indipendente. Il mio pensiero è che ora si sta cercando di creare un sottoinsieme del set creato dalle “major”, con le stesse regole, ma con meno soldi. Penso che sia un errore o una distorsione indebita della paola “indie”, concetto realizzato al fine di speculare sulle masse.
Che ne pensate?

You could follow this post on the Indieguild Forum in english.

Max

#Salerno

Abbandono ogni mattino la Salerno Reggio Calabria all’altezza di Pontecagnano, prendo la tangenziale di Salerno perché mi conviene. Non appena cominci ad entrare in quel di Salerno ti assale quel senso di appartenenza che, diciamolo, quasi ogni salernitano, compreso me, avverte in maniera pomposa e presuntuosa. Del resto questa nostra città è tra due costiere meravigliose (il mio Cilento “spettinato” e la amalfitana “ammaestrata”) ed è essa stessa una piccola cittadina affascinante e tranquilla.
Esco a Pastena perché mi conviene e prendo la parallela verso Torrione (mi casa) passando dai cavalli sempre presenti all’incrocio prima del De Sanctis e poi davanti alla scuola all’ora dell’entrata. Il traffico inevitabile di via Pietro Del Pezzo dovuto al/alla solito/a imbecille che prende il caffè e parcheggia davanti al bar od al/alla solito/a imbranato/a che lascia la macchina a pettine di fronte la farmacia.
Ma sono a pochi metri da casa dei miei per cui mi calmo. Lascio la macchina e mi incammino.
Il tragitto da Torrione a Via dei Principati è disseminato di ricordi e fatti da gustare.
Supero via Achille Talarico all’incrocio con via Marino Freccia e mi incammino verso il centro. Sulla destra c’è la fermata del pullman e vedo sistematicamente la sig.ra riccia bionda accompagnata dal compagno/marito che aspetta un bus, la sig.ra agitata sempre al telefono che parla a voce alta ed un’altra quasi immobile con la faccia spiritata che cerca di intrufolarsi per prima non rispettando la fila. La miriade di ragazzi che aspettano il 7/17/27 per l’università e le persone anziane che si lamentano dei ritardi e del fatto che i pullman sono affollati. a pochi metri c’è un chiosco/bar. Molti anni fa ci compravo il ghiacciolo. Ora osservo i clienti abituali del posto che commentano la notizia del giorno che il più delle volte riguarda il presidente del consiglio. L’edicola lì vicino ha visto molte gestioni. Ora la sig.ra che la gestisce, cortese ed educata ha scelto di non prendere troppi biglietti del consorzio salernitano per i trasporti pubblici probabilmente perché vuole vendere più giornali che ticket di viaggio, ed ha ragione. Di conseguenza se vuoi comprare un biglietto devi recarti al tabacchi a pochi metri che si fa notare per l’adesivo alla porta “attenti all’uomo” che ovviamente pone perché all’interno c’è sempre un cane.
Proseguo la mia promenade e raggiungo il Forte la Carnale con i giardini di recente restauro e una prima vista mare sulla sinistra. Ancora oggi “sbando” nel notare che il cavalcavia non c’è più e l’apertura verso il lungomare si apre come un accordo di sol maggiore. Supero velocemente il benzinaio perché ho molti motivi per cui mi fa rabbia e mi appresto a costeggiare quello che si è sempre chiamato “o ponte e via Irno”, che non sta a via Irno.
Commento positivamente l’apertura di un nuovo Lounge Bar bellissimo e di un bio-market nei pressi di quella pietra miliare che è “Saltimbocca”
L’Irno comunque c’è (anche se è un rigagnolo) e si fa intravedere poco dopo aver superato il Grand Hotel Salerno, discutibile costruzione dallo stile anni ’80 che ricorda la Love Boat “de no artri”.
Cambio lato in attesa che mi finiscano ‘sti tunnel della lungo Irno e affronto il vento della strada che porta a “piazza ferrovia”. C’è sempre vento lì da sempre. E’ una costante come la fila davanti all’INPS ed il pullman che ti passa ad un millimetro dalla faccia quando superi la chiesa del Sacro Cuore.
Corso Vittorio Emanuele ti attende di lì a poco e come sempre c’è una quantità debordante di ragazzi che attendono il 17 alla fermata all’ingresso della strada.
Qui lo scenario cambia. L’isola pedonale ti accoglie ed il frenetico camminare delle mamme che accompagnano i bambini a scuola e dei professionisti che scalciano i passanti con le loro valigette ti accompagna sotto i “portici dell’Upim”. La comunità senegalese ha fatto di questo luogo un negozio di dischi e mi sta bene. Saluto tutti e dico che non voglio l’ultimo di Lady Gaga, ma preferisco qualcosa di indipendente. Attraverso la strada e guardo da anni ormai i lavori del palazzo che fu dell’ENEL. Ricordo ancora quel povero signore che urlava tutte le mattine davanti agli uffici “la camoorraaa…” e penso “pace all’anima sua”.
Mi sposto sul lato destro perché devo coccolarmi al pensiero che fra poco Mario ed Elisabetta apriranno Disclan e potrò magari più tardi andare a scambiare una piacevolissima chiacchiera. Il “nonno in divisa” ferma le macchine e si arriva in zona Tribunale. Il caos della scuola Vicinanza è sempre alto e ci si avvicina a quella che è la via che collegava i Due Principati. Giro a destra e mi avvio verso “Piazza Malta” altro nome errato per indicare Piazza XXIV Maggio, ma perdono anche questo.
Mi sposto sulla sinistra ed al numero 57 c’è quello che da due anni è il mio ufficio (una sorta di seconda casa). Adoro la mia città, adoro respirare i suoi pregi ed i suoi errori. Grazie per avermi accompagnato.
Max

Indipendenti si nasce

punto.

Ah, non basta? a me sembra di si.
Indipendenti si nasce punto, ma si subisce. Si subisce tanto.
Si subisce l’arroganza televisiva del preparato pronto all’uso. Non si ha voglia di pensare, non si ha voglia di scoprire cose nuove, perché non ce ne è bisogno.

Scenario 1: Entri in un locale e la band suona delle cover di brani famosi.

Ti senti al sicuro. Conosci già quello che stanno suonando, sei al sicuro. Lo hai sentito alla radio 1000 volte già oggi e la tv te lo ha già propinato come sottofondo alla modella di turno che ti guarda dallo schermo con fare “olgettino”.
Intanto finisce la serata e se il proprietario ha pagato la SIAE fa compilare al direttore dell’esecuzione quel fantastico documento dal nome “Programma musicale”.
Il suddetto “direttore” scrive zucchero, baglioni, battisti, muse, u2, e tutti nomi che conoscono anche le pietre e via.. giù con i diritti d’autore a tutti questi signori della “serie A”.

Scenario 2: Entri in un locale e la band suona brani originali. Non sei al sicuro, ma se hai un cervello cerchi di capire cosa accade. Se ti da piacere te ne accorgi subito, altrimenti devi ascoltare magari un po’ di più, ma questo ti stimola di sicuro. Ti invita a reagire diversamente, ti invita ad A S C O L T A R E!
Intanto finisce la serata e se il proprietario ha pagato la SIAE fa compilare al direttore dell’esecuzione quel fantastico documento dal nome “Programma musicale”.
Il suddetto “direttore” a questo punto scrive i cognomi degli autori di quei brani originali che sono sconosciuti e via giù con i diritti di autore a questi signori senza serie.

Finale dello Scenario 1: torni a casa, forse ubriaco, ti sei divertito, ma non conosci nulla di nuovo. Hai arricchito i soliti signori, ma non ne avevano bisogno e non ne avevi bisogno nemmeno tu.

Finale dello scenario 2: torni a casa e stai ancora parlando della band e vuoi sapere come fare ad avere il cd, o magari lo hai comprato alla serata ed hai un cd in più, della musica nuova da ascoltare. sei più “ricco” tu ed hai contribuito alla crescita della musica indipendente, quella senza serie, quella che non ha la tv, le agenzie, i produttori rinomati, e tutto il resto.

Fai tu.. sei dello scenario 1 o 2?